Perché non è mai troppo tardi aprire il proprio franchising.

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La storia di KFC e Linkedin

 

Kentucky Fried Chicken

 

 

 Harland David Sanders è stato il fondatore di KFC – Kentucky Fried Chicken, catena di ristoranti in franchising resa famosa dalla “Ricetta Segreta” del pollo fritto ideata dallo stesso Sanders.

 

 

 

Leggere la sua storia significa immergersi nel più classico dei sogni americani, ma anche capire che cambiare la propria vita umana e professionale mettendosi in proprio in franchising è possibile se si mantengono spirito di impresa, creatività e capacità di non arrendersi difronte alle difficoltà.

 

 

 

 

 

L’infanzia di Sanders è stata abbastanza complicata: orfano di padre, impara a cucinare dalla madre e si impegna sin da piccolo nei lavori più disparati (assicuratore, venditore di lampadine e di gomme, segretario, ostetrico) per contribuire al mantenimento della famiglia mentre di notte studia legge per corrispondenza e diventa avvocato.

 

 

 

 

 

Nato nel 1890 a Henryville, in Indiana, Sanders si sposta in diversi stati per cercare fortuna. Nel 1930 è nel Kentucky, a North Corbin, dove la Shell gli offre la gestione di un distributore di benzina con annessa cucina, il Sanders Court and Cafe, e ha un’intuizione: trasformare la cucina in un servizio di ristorazione veloce (fast food) aggiungendo al menu il suo piatto preferito da bambino, il pollo fritto. È un successo, al punto che nel 1935 gli viene conferito il titolo di “Colonnello del Kentucky”,  sia per la qualità dei pasti che per la capacità imprenditoriale.

 

 

 

 

 

La stazione di servizio viene però distrutta da un incendio nel 1939. Sanders non si arrende e costruisce un motel con un ristorante da 140 posti. È solo nel 1952, però, che per la prima volta accetta di diventare franchisor, offrendo la propria ricetta segreta per il pollo fritto a Pete Harman, di Salt Lake City. Nasce ufficialmente “Kentucky Fried Chicken”. Sanders ha 62 anni.

 

 

 

Il “Colonnello” muore nel 1980, ma il suo volto campeggia ancora nei ristoranti della sua catena, che oggi ha più di 21mila punti vendita nel mondo, per un valore di 13,5 miliardi di dollari.

 

 

 

Linkedin

 

Chi pensa che per lanciare un business nel digital sia necessario essere giovanissimi smanettoni, può ricredersi leggendo la storia di Reid Hoffman. Nasce a Palo Alto, in California, nel 1967.

 

 

 

Decide di passare l’infanzia in un collegio del Vermont, dove oltre a studiare impara diversi mestieri come fabbro, carpentiere e l’agricoltore.

 

 

 

Torna in California per continuare gli studi alla Stanford, laureandosi nel 1990. Successivamente va a Oxford per completare gli studi e, dopo un master conclude gli studi nel 1993. Hoffman nonostante la specializzazione in materie umanistiche decide che l’ambito in cui può aver maggior impatto è quello tecnologico.

 

 

 

Lavora quindi per Apple, Fujitsu, e nel 1997 fonda SocialNet, uno dei primissimi social network. Creando un algoritmo che permette di mettere insieme persone in base al livello di affinità. Credendo che la sua idea fosse di grande successo fece una grande campagna pubblicitaria, ma non ottenne un buon risultato e dopo due anni di lavoro, lo abbandonò.

 

 

 

A fine 1998 Peter Thiel, suo vecchio amico ai tempi di Stanford, lo convince a lavorare con lui su PayPal. Al momento dell’acquisizione di eBay per 1,5 miliardi di dollari, Hoffman lascia la società e riprende il suo progetto per lanciare un social network. Nel 2002, quando ha 35 anni, Hoffman lancia LinkedIn, hub per professionisti. Nel 2011, la società sarà quotata in borsa e nel 2016 acquisita da Microsoft per 26,2 miliardi di dollari.

 

 


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